Il mio amico Houston

"Ok,Houston,abbiamo avuto un problema qui",questa è la frase originale che l'astronauta John L. Swigert,pilota dell'apollo 13,comunicò alla Terra dopo una "piccola grana" avuta nello spazio,la storia la tradusse con "Houston,abbiamo un problema".Successivamente il popolo l'identificò come sintomo di grossi problemi all'orizzonte.
Questa frase,come quella di Armstrong in merito al famoso passo,è ormai di uso comune per identificare situazioni non troppo piacevoli,personalmente è la frase che uso più spesso ed ecco che Houston per me non è più un posto,è un amico,qualcuno che trovo sempre nelle difficoltà:quando ci sono casini c'è sempre anche Houston!
Intendiamoci,non è che Houston risulti risolutivo nelle varie e disparate situazioni dove mi vado a cacciare,ma fa compagnia...mi sento meno solo.
Essendo anche un conoscitore della storia so che quella disavventura spaziale è finita bene,ed è finita bene anche grazie agli uomini di Houston,i quali si sono spaccati la testa per trovare una soluzione geniale a un problema che aveva qualcuno a 321.860Km di distanza,che si trovava solo,al freddo e pure stretto...erano in tre in un modulo da due.Nonostante il tempo e il destino giocasse loro contro gli uomini di Houston hanno trovato una soluzione e hanno portato quei poveretti a casa sani e salvi.
Alla luce di ciò "Houston,abbiamo un problema" non è presagio di situazioni insormontabili o di guai tremendi,si,non è nemmeno un inno alla gioia,ma è stato comunque il preludio di qualcosa che poteva finire molto male ma che alla fine si è risolto per il meglio.
Quindi è vero che Houston non è li con me quando ho un problema,ma è altrettanto vero che riesce a farmi vedere le cose meno nere di quello che sono e mi ricorda che,a ben guardare,un filo di luce passa sempre anche dai muri più impenetrabili.